Dite che un avvocato ce la può fare ad incasinarsi la vita in modo definitivo?
A mentire su tutto e a tutti, incondizionatamente, e a fagocitare le giornate restituendole alla notte ingarbugliate, quasi irriconoscibili?
La risposta è sì, ed è esattamente ciò che fa Vincenzo Malinconico, avvocato.
In questo libro qui:
Sono Contrario Alle Emozioni
Si tratta del ****dicesimo libro (non lo so in che ordine sono usciti, e non mi interessa. Un libro o è bello o è brutto, fine dei discorsi) dell’autore De Silva, noto al grande pubblico (forse, io non sono il “grande pubblico”) per aver scritto “Certi Bambini”, da cui è stato tratto un filmone sulla vita dei minori vicini alla mafia / malavita moderna.
Mappazza incredibile, non è il mio genere, ma tant’è: un film bellissimo da vedere se vi piacciono le storie italiane.
Io amo i robottoni ed i film da bimbiminkia quindi non mi piacque, a suo tempo.
Ma procediamo.
La storia narra delle vicissitudini (e dei pensieri) di un avvocato un po’ imbranato, che si destreggia malamente tra un divorzio, lo psicologo, una nuova fiamma e Raffaela Carrà.
Non che la Raffa sia un personaggio attivo, ma le sue canzoni, che ricollegano il buon Vincenzo ad un’infanzia di estati soleggiate e libere, rivelano pian piano delle letture sempre più audaci ed avanguardiste.
Letture che vanno di pari passo con l’autocoscienza che, grazie ad una relazione nascente, si sviluppa e fa crescere il protagonista.
A questo “viaggio moderno dell’anti-eroe”, aggiungete una scrittura veramente ma veramente ma vera veramente ironica, pungente, acuta nel leggere i difetti umani e le balle colossali che ci raccontiamo quotidianamente, ed otterrete questo cocktail di perfetta narrativa.
Un libro da un pomeriggio, che vi lascerà elettrizzati, gioiosi, felici di aver “oziato” con De Silva, per riderci un po’ addosso e contemporaneamente per essere inseminati da qualche piccola, illuminante, frase.
Quello stronzo di De Silva, infatti, usa questa tecnica infame:
Mentre sei lì bel bello che ti godi la lettura ironica e brillante di una storia a metà tra il reale ed il comico, ti infila per traverso una frase tosta, da digerire, che devi rileggere.
Un piccolo “enlightenment” che ti fa riflettere sì sul protagonista, ma sopratutto su te stesso.
Perchè nessuno è immune al dolore ed alla gioia delle emozioni, anche se ci si proclama “contrari”
Accattatevelo e leggetevelo in questa estate ballerina: