Un desiderio solo: avere, in vecchiaia, una bella calligrafia.
Così da rendere bellissimi, perfino i cruciverba.
Calligrafia
Dei molti doni che Dio
o la natura, o il santo gene
m’ha negato, v’è quello,
atroce, della bella scrittura.Non ho fluenti tratti per le idee
né gentili curve in copiatura
non seguo fili armonici
ma storte linee di pietra dura.La penna non solletica il foglio,
la mano mi duole da subito.
La penna scalfisce, solca, strazia
la tenera carta che sta sottomessa,e paziente mi muove pietà.
Non disegno gravide vocali,
né fiere “ti”, “effe” o “elle”,
ma sghembi eserciti malformi,
di lettere confuse e madornali.Confido in questa più di tutte,
delle doti che la vecchiaia serba:
il potere saggio e pacato
di rendere opera maestraperfino i cruciverba.