Ora, per quanto il buon Carlo Buccoschi sia uno dei poeti dei “social“, stracondiviso per darsi un tono da “unglorious bastards” che lascia un po’ il tempo che trova, sono convinto sia una fine che lo avrebbe fatto incazzare in modalità “Gesù al mercato”, volevo comunque rendergli omaggio con un falso d’autore.
Chiaramente è un falso del falso del falso, poichè ho “falsificato” le TRADUZIONI di Bukowski, e non la sua metrica e stile in inglese.
Ma siccome la poesia è libera, anarchica, e fa il cazzo che le pare, eccolo servito, senza tanta filologia, ma con parecchia volontà di divertirsi.
Commenta in fondo alla pagina, condividi questo gioco con chi pensi possa trarne benefizio.
Uccidi il Poeta
Mi hanno preso alle spalle
mentre ero ubriaco
e mi hanno tirato un colpo
in testa
derubato
dei soldi, dell’anima, e di qualche giorno
di vita
che ho passato in ospedale.O forse era solo whisky
e non c’era nessuno, nemmeno lei
che diceva di amare me
e l’whisky tanto quanto.Siamo impazziti nel cercare il ghiaccio
perchè troppo caldi
i versi non escono dalla bocca,
sudano in città come noi sudavamo
in quell’appartamento.Lei c’era ma non la vedevo,
le sentivo sussurrare preghiere
nella mia testa.Con il suono delle croci in fiamme
che cadono al suolo
diceva:
– Bevi poeta!
Bevi poeta!
Bevi poeta!
Uccidi il Poeta!-