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Mausoleo

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    Poesia sulle sepolture.

    Camminavo nel vecchio cimitero 
    e le anime seppur uguali 
    dormono in letti diversi, 
    perfino lo spazio dei morti 
    è reso
    commercio 
    dei vivi.
    
    Hai abbastanza per un loculo? 
    Una sistemazione modesta 
    per una fine di vita modesta 
    Puoi permetterti di riposare 
    nei metri di terra 
    tra i fili d'erba? 
    Sei ricco e vorresti un'intera cappella 
    con vetrate a piombo, colori 
    una scritta in latino 
    sull'architrave, di fuori. 
    
    Quando avrà fine, 
    perché avrà fine 
    e non saprò quando, 
    vorrei 
    riposare finalmente 
    in un m-orto montano e scosceso,
    tra le file della lattuga, 
    le radici delle verdure,
    un'ave alla vespa, 
    l'eterno 
    riposo dei faggi 
    nelle sparse radure.
    
    Fermate le litanie, 
    e assaggiate che zucchini!
    Non piangete con filastrocche fosche 
    e sentite che potenza 
    la carne di queste pesche! 
    
    Manca felicità nel mio m-orto? Piantatela!
    Cresce subito forte e brusca 
    come la salvia selvatica. 
    Datemi un requiem che sappia 
    di timo e rosmarino
    lasciatemi qui a respirar senza più fiato 
    l'aglio, i porri e i ciuffi dell'erborino. 
    
    Che piangete ancora? Fessi! 
    Chi pensate di aver perduto? 
    Un orso forse, e per giunta cocciuto! 
    Ma come potete aver perso un orso
    che non avete mai avuto? 
    
    Lasciatemi riposare nel mio m-orto 
    con una vanga, un taccuino e una matita. 
    E che tutto il resto che non vivo
    non sia per voi un pianto di lutto, 
    ma un inno alla vita. 
    
    D'
    

    Photo by André Lergier on Unsplash