Ricordi?
Stavamo sdraiati sul prato
Con quel vecchio mangianastri
Il cielo era un pomeriggio
e tutti i pomeriggi erano cielo
e odore di erbe intorno.
Mi manca ancora quel cielo
lo cerco in ogni profumo
di erba tagliata e di bosco
in cui non si nasconde nessuno.
E soffro perché oggi non è ieri
non è quello ieri
che non volevamo
diventasse oggi.
Immagini?
Domani abbracceremo amici
scozzesi, carichiamo
la chitarra e una tenda
e tre pieni di benzina
un nastro d'asfalto
lasciamo la casa,
i pensieri e le multe.
E voglio che domani sia oggi
non dormo
sono distratto
conto e riconto le poche cose
bagaglio del viaggio.
E soffro perché domani non è oggi
non è oggi quel domani
che vorrei fosse già oggi.
Se dovessi dire cosa
fa di me un uomo e non
una bestia direi
che posso
a differenza dell'asino
dell'aquila e dell'ape
ricordare il passato,
immaginare il futuro.
E questa soglia gigante e privata
affidata agl'umani
e non all'asino
e non all'aquila
e non all'ape,
attraversiamo soltanto
per avere da ridire
su quello che oggi
sta non bene,
sta non ancora,
sta non più.
Non esiste il prato, il cielo di ieri,
non esistono gli scozzesi di domani
e i tre pieni e il nastro d'asfalto.
Cosa esiste davvero, se non il palpito
del presente respiro?
- D
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