Abbiamo un dizionario, che è solo sui nostri scaffali scritto nel tempo e nel caso, da noi prodotto al di sopra del comune linguaggio L'ingaggio è stato nel tempo lento si è scritto il catalogo di parole in codice, episodi, password di unici intimi significati. Per questo al mondo non ha senso ché il suo senso si compie con noi si svela solo a chi c'era, e noi c'eravamo ed eravamo. Come la parola "pomodoro" sovrascritta da un'episodica ancora e ancora oggi alla vista dell'ortaggio si disgela la risata in qualunque attimo. Oppure dire "quanta sobrietà" mentre il vistoso campionario dell'uomo si sviluppa senza freni e senza gogna nei nostri lunghi camminare fuori città. Non so quanto resti di un'amicizia, di un amore specialmente a distanza di tempo o di luogo quando si esaurisce il brulicante clamore, quando la vita ti sbaglia il check-in e ti cambia improvvisa destinazione. So che ancora rido di quella parola, modo di dire, citazione o atto, che il resto non capisce, non è atto perché solo tu hai garantita l'entrata in quella stanza di senso che ritorna la risata. Sono sicuro che anche tu, ad ogni "pomodoro" udito pieghi all'insù il tuo angolo di labbra, come, non visti, facevamo di nascosto dagli altri. E forse ho una speranza, un legame che non si traduce, una bella sensazione trasluce. Anche ora che, presi dai nostri voli, nell'imperfetta contumacia siamo in due a ridere da soli. D'
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